Gli auguri di P. Elio Farronato (Rép. Dém Congo)

Questo quartiere è cresciuto in fretta e un po’ anarchicamente in una zona sabbiosa com’è tutta Kinshasa ma dove, a parte la grande arteria asfaltata che lungo il fiume conduce al centro, tutte le altre strade e le vie sono grandi bande di sabbia, dove passano solo e con difficoltà le macchine a doppia trazione o moto condotte da autisti spericolati.
Nel quartiere non c’è né acqua corrente né elettricità e per questo la comunità comboniana è riuscita a far scavare una decina di pozzi con pompe a mano per il bisogno della gente. Le case sono in gran parte miserevoli e alcune un po’ belle fanno meglio risaltare la miseria della altre. Durante la stagione delle piogge ci piove dentro in abbondanza rendendo difficile alla gente di trovare un riparo per dormire.
Ma questi sono solo una parte dei problemi, quelli più visibili, mentre tutti portano ancora altri problemi che spesso li abbattono. Vorrei poterli raggiungere tutti questi fratelli e sorelle per poter dar loro una parola di speranza ma non so come fare perché la maggior parte non arriva in chiesa. Sono persone stanche e sfiduciate. Gesù però è venuto proprio per loro. E in questo tempo di Natale mi chiedo come portare Gesù fino a loro perché conforti con la sua tenerezza la loro vita fatta di sofferenza.
Gesù si è fatto uno di noi per toglierci il velo di tristezza e desolazione che offusca la nostra vita e farci sentire la tenerezza infinita del suo amore che conforta. Sento che la mia vita ha senso solo per far incontrare questi fratelli con la tenerezza di Gesù. Ho cominciato a uscire a piedi nei vari quartieri per poter incontrare queste sorelle e fratelli nel loro ambiente, nella loro vita per portar loro quel conforto che solo viene da Gesù. Come Gesù si è fatto nostro fratello venendo a vivere in mezzo a noi anch’io cerco di farmi fratello in mezzo a sorelle e fratelli feriti e umiliati. Un fratello che ha incontrato l’amore di Gesù e che sente che è la cosa più preziosa della sua vita, l’unica che lo riempia veramente di gioia.
Visito volentieri i malati e vorrei portare loro l’amore di Gesù e la sua tenerezza. In una comunità di base, una vecchietta quasi moribonda che ha ricevuto l’unzione degli infermi si è ripresa così bene che anche gli altri malati ora vogliono ricevere il sacramento.
Ma vorrei dare qualcosa di più, quando entro nelle loro case sento un disagio profondo per le loro tante miserie di fronte alla mia povera presenza e la mia terribile incapacità di portare pienamente il conforto di Gesù e la sua tenerezza. Per questo mi affido a voi e alle vostre preghiere insieme a questa comunità parrocchiale che ha tanto bisogno di sentire dei veri testimoni dell’amore di Gesù.
Che questo Natale segni la nostra conversione all’amore di Gesù e nella gioia ineffabile della sua tenerezza diventeremo suoi veri testimoni dando gioia a tutte le sorelle e fratelli che incontriamo.
Che la gioia di Gesù bambino che si è fatto nostro fratello inondi i vostri cuori e che essi possano trasalire della sua tenerezza.
Con affetto immenso in Gesù vostro fratello Elio



Data pubblicazione: 16/12/2016

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