SORRISI NELLA SABBIA: Centro educativo "Santa Isabel" – Trujillo (Perù) - Progetto N° 506/2023
TITOLO PROGETTO: SORRISI NELLA SABBIA: Centro educativo"Santa Isabel" – Trujillo - Perù
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Padre Edison Elias Lopez Camones
RESPONSABILE PER L’ESECUZIONE: Padre Edison Elias Lopez Camones
LUOGO DI REALIZZAZIONE: Trujillo (Perù)
INFORMAZIONI GEO/DEMOGRAFICHE: Trujillo è una città di 1.000.000 di abitanti, situata sulla costa nord del Perù. Le sue vaste periferie, con case di mattoni di fango e capanne di stuoie, si estendono su distese di colline sabbiose e aride. La popolazione cresce quotidianamente a causa del preoccupante flusso migratorio, che interessa ormai da anni le zone collinari e montuose del paese, sierra e selva. Le numerose nuove famiglie, recentemente insediate ai margini della città, i cosiddetti pueblos jovenes, vivono in condizioni di grande povertà e degrado, in abitazioni spesso abusive senza fognature e in pessime condizioni igieniche. Abbandonata la loro terra nel desiderio di un futuro migliore e di un lavoro ben retribuito, si scontrano con la dura realtà di una grande città come Trujillo, dove il problema della disoccupazione è sempre più grande e l’amministrazione locale non riesce a far fronte alle numerose necessità. La sicurezza è un problema fondamentale. Le bande giovanili, la delinquenza, la droga, l’alcol e la prostituzione sono le problematiche più gravi di questa realtà marginale della cintura della città. Le vittime sono i bambini e i giovani che cadono facilmente nei meandri di queste situazioni. La domanda, da parte della gente, per un’istruzione seria e valida è altissima. Il Centro educativo “Santa Isabel” costituito 25 anni fa, attualmente, serve a circa 173 bambini - da 1 a 5 anni di età - del quartiere con l’asilo infantile nella mattinata e come centro di attività di supporto e attività parallele alla scuola come ripetizioni, luoghi per fare i compiti, per incontri di gruppo e di formazione per i gruppi giovanili e adulti.
OBIETTIVI DEL PROGETTO: 1.Combattere la mancanza di istruzione attraverso il potenziamento della scuola e delle sue possibilità parallele.
2.Vacanze educative nei mesi di gennaio, febbraio e marzo per tutti i bambini della zona, circa 90. È il momento di offrire loro opportunità educative per toglierli dalla strada, dove imparano solo violenza, violenza e corruzione, poiché i genitori lavorano e non possono essere presenti al fianco dei figli. Viene offerta la presenza di maestre ed educatori al loro servizio durante questi tre mesi.
3.Presenza di una maestra di supporto per fare i compiti nel pomeriggio, per supportare i bambini in difficoltà e per la stimolazione precoce dei più piccoli.
4.Offrire durante l’anno scolastico una alimentazione per i bimbi della scuola. Offrire un pasto al giorno, una colazione a mezza mattina.
5.Alimentazione per le famiglie denutrite e senza lavoro. Esistono casi impellenti e situazioni difficili di denutrizione, con rilievi di sottopeso e sottomisura per i bambini.
6.Offrire materiali di studio (penne, quaderni, libri ecc.) ai bambini in difficoltà in modo tale che non siano discriminati o considerati bambini di seconda serie.
7.Comprare all’inizio dell’anno, materiali didattici per bambini di questa età, sia di uso comunitario sia per gruppi (macchinine e giocattoli per bimbi di 2 anni; puzzle e altri stimoli motori con giochi per favorire bambini di 3-4-5 anni. Comprare piccoli scivoli, tappeti, palle e palloni, oggetti per la psicomotricità, ecc.).
8.Comprare sedie e tavolini adatti all’età dei bambini, vista l’usura e il logorio per l’uso continuato di questi anni.
9.Comprare materiali tecnologici, come uno schermo per proiezioni, schermi computer abbastanza grandi per ogni aula, proiettore, un computer per visualizzare materiali adatti ai bambini e alla loro formazione
10.Fornire ai bambini la possibilità di essere curati, durante l’anno scolastico, in caso di problemi fisici. Poter essere controllati dal medico regolarmente e offrire la possibilità di accedere a strutture specifiche in caso di problemi seri (psicologo e specialisti). Possibilità di acquistare medicine secondo le necessità, data l’economia precaria.
11.Campagne di sensibilizzazione e supporto per iniziative mediche specifiche: campagna occhi, bocca, intestino.
12.Formazione dei genitori: scuola per papà e mamme una volta al mese, con il sostegno di formatori professionisti.
13.Incontri di formazione per adolescenti e giovani, circa 150 giovani coinvolti.