Sostegno psicosociale alle ragazze madri vittime di stupro - Diocesi di Butembo (REPUBBLICA DEMOCRATICA del CONGO) - Progetto N° 532/2025


RESPONSABILE DEL PROGETTO: Padre Osc Moise KASEREKA KANZOMBO

RESPONSABILE PER L'ESECUZIONE: Padre Osc Moise KASEREKA KANZOMBO

LUOGO DI REALIZZAZIONE: Diocesi di Butembo (RDC)
 

INFORMAZIONI GEO/DEMOGRAFICHE: l'Ordine della Santa Croce - e la rispettiva Università - della diocesi di Butembo-Beni è impegnato, dal 2010, nell'assistenza multisettoriale ai bambini in situazioni difficili e agli adulti vulnerabili.
Il difficilissimo contesto di sicurezza, caratterizzato da ripetute guerre nell'est della Repubblica Democratica del Congo, in particolare nel Nord Kivu, ha causato moltissime vittime. 
In questa situazione, i bambini e le donne sono i soggetti più colpiti e purtroppo vengono spesso dimenticati durante le operazioni di emergenza, nonostante siano tra i più vulnerabili. La loro vulnerabilità è legata alla mancanza di protezione, povertà, stigmatizzazione (nel caso di donne violentate, bambini nati da stupri e bambini disabili) e instabilità. Per le donne violentate vi è la perdita della dignità e della considerazione nella comunità. 
Questa vulnerabilità è spesso aggravata, durante i periodi di insicurezza, da un accesso limitato alle informazioni e ai servizi sociali di base a causa della mobilità fortemente limitata.
Si stima che 36 donne e ragazze vengono stuprate ogni giorno nella Repubblica Democratica del Congo e che siano 200.000 le donne sopravvissute allo stupro che attualmente vivono nel paese.
Molte tacciono per paura della stigmatizzazione della comunità. Lo stupro delle ragazze e delle donne è spesso una strategia per terrorizzare la popolazione e umiliare la comunità. Questi stupri a volte portano a nascite indesiderate. Senza un padre i bambini crescono in povertà: essendo nati da uno stupro spesso vengono stigmatizzati, rifiutati dalle loro famiglie e persino etichettati come portatori di sventura.
Questa situazione interessa il territorio di 18.096 km² di Lubero, che comprende gran parte della zona pastorale sud della diocesi di Butembo - Beni, composta da 11 parrocchie. Più di 1.000 donne sono state identificate e registrate come vittime di una qualche forma di violenza nella parte meridionale della provincia del Nord Kivu, che comprende la zona pastorale meridionale della diocesi di Butembo.
Da questa statistica sono state identificate e registrate 427 ragazze che hanno avuto figli in quanto vittime di stupro. Queste ragazze sono le destinatarie del progetto e sono così suddivise per età:
- 239 ragazze tra i 12 e i 19 anni e 188 ragazze tra i 20 e i 23 anni.
Il progetto intende rispondere ai seguenti problemi:
1. Trauma e perdita del senso della vita tra le vittime.
2. Mancanza di informazioni adeguate sui diritti umani.
3. Mancanza di informazioni sulla violenza di genere, sul sistema di denuncia, sulla protezione e la tutela dei bambini e degli adulti vulnerabili.
4. Mancanza di informazioni sulla gestione della sindrome post-traumatica da stress.
5. Stigma e discriminazione di donne violentate e bambini orfani da parte della comunità.
6. Condizioni socio-economiche precarie a causa della povertà, accentuata dall'insicurezza e dall'impossibilità di trovare lavoro.
Verranno svolte una serie di attività non solo nell'ambito del sostegno psicologico, ma anche nel contesto del lavoro sociale.

OBIETTIVI DEL PROGETTO: 
Gli obiettivi progettuali previsti sono:
-       Iscrivere a scuola 93 ragazze madri e pagare loro 93 kit scolastici e le rispettive tasse.
-       Formare 30 autorità scolastiche all'identificazione e alla gestione dello stress post-traumatico.
-       Sostegno psicologico a 427 ragazze madri per aiutarle a gestire lo stress post-traumatico.
-       Migliorare le attrezzature del reparto di psicoterapia e acquistare di attrezzature mediche per il trattamento psichiatrico.
-       Formare 427 ragazze madri alla creazione e gestione di attività generatrici di reddito.
-       Organizzare le 427 ragazze madri in 14 gruppi di solidarietà al fine di creare lavoro autonomo, dando loro un capitale di base e monitorando i gruppi di solidarietà fino al raggiungimento dell’autonomia economica.
La guerra, oltre ai morti, lascia ferite profonde e traumi nelle comunità e nelle persone che la vivono e subiscono. Ferite e traumi che sono causa di sofferenza silenziosa e ulteriore. Questo progetto intende arginare tale sofferenza e dare un nuovo orizzonte di speranza a ragazze violentate e orfani di una guerra, delle troppe dimenticate, in uno dei paesi più ricchi di risorse naturali al mondo.
 
Costo totale del progetto: 69.322,47 euro

I Missionari Comboniani sono un Istituto religioso esclusivamente missionario che, come comunità, si dedica all’evangelizzazione dei popoli.

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